Nella mitologia greca, Penelope tesseva di giorno e disfaceva di notte la sua tela, in attesa del ritorno di Ulisse. Un gesto lento, ripetuto, paziente. Non un’attesa passiva, ma una forma di presenza attiva: ogni filo era un pensiero, un modo per restare fedele a sé stessa.

Questa settimana ci concentriamo sui momenti di attesa che viviamo ogni giorno e che riempiamo spesso (sempre) usando lo smartphone. L’obiettivo è usarlo un po’ di meno per godere meglio del tempo che abbiamo.


🪡 Attività: Cosa farei se non avessi lo smartphone?

1️⃣Scrivi insieme ai tuoi figli su dei cartoncini i seguenti momenti della giornata.

2️⃣Fai un mazzetto e ponilo in mezzo al tavolo.

3️⃣A turno fai pescare un cartoncino e leggete il contenuto. Ciascuno deve provare a rispondere alla domanda Cosa farei se non avessi lo smartphone…? in relazione al momento scritto sul cartoncino.

  Ad esempio: se il primo bigliettino che pescato è prima di andare a letto allora ciascuno pensare e dire cosa farebbe prima di andare a letto   se non avesse lo smartphone.

4️⃣Segnati le cose che più belle e prova a sperimentarle insieme ai tuoi figli.  

Vedrai che sarà sorprendente scoprire quante alternative creative emergono quando ci concediamo di non riempire subito il vuoto.

Se vuoi sorprendere anche noi, scrivici.


📚 Curiosità: La mindfulness

Una ricerca condotta in Turchia (Temizarabacı et al., 2025) su oltre 300 bambini e bambine tra i 9 e i 12 anni ha rivelato che più tempo trascorso davanti allo schermo si associa a livelli più bassi di mindfulness, ovvero la capacità di restare presenti e consapevoli di ciò che si sta facendo.

Essere mindful significa, per esempio, accorgersi del sapore della cena o del respiro prima di addormentarsi invece di controllare le notifiche.

La relazione è chiara: più scrolliamo, meno riusciamo a essere davvero qui e ora. Ridurre anche solo un po’ il tempo davanti allo smartphone può aiutarci a riscoprire il piacere dell’attesa, della lentezza, del filo che si tesse piano.

Costruiamo un villaggio che educa, una famiglia alla volta.

Oggi, in un mondo che corre e notifica senza sosta, Penelope ci ricorda che il tempo non va riempito a tutti i costi: va abitato.

📖 Per saperne di più